.

venerdì 24 gennaio 2014

Cagliari: Musei e Shopping




Musei e mostre: 
Grazie alla sua storia e alle sue dominazioni Fenicio-Puniche, Cartaginesi e Romane, Cagliari è un piccolo museo a cielo aperto. Infatti è possibile intraprendere uno spettacolare viaggio nella storia, passando dall'antica Necropoli Punica di Tuvixeddu, sino ad arrivare al Palazzo regio, sede per brevi periodi dei Re di sardegna fra il 1337 e il 1847.
Attualmente nei principali musei sono esposti i reperti di tutte le fasi che hanno caratterizzato la storia del capoluogo Sardo.
Ecco una mappa con i principali luoghi che si possono visitare:


















Vie dello shopping:
Cagliari offre diverse possbilità di shopping nel centro della città. Grazie alle principali strade di via Roma, Largo Carlo Felice, via Manno, via Garibaldi, via Alghero,  via Dante e tante altre, la scelta non manca .
Si passa dai negozi di abbigliamento, con i più famosi brand, ai negozi di prodotti alimentari e artigianato tipici sardi.

http://www.cagliariturismo.it/it













mercoledì 22 gennaio 2014

Luna Rossa a Cagliari



In previsione della 35ma Coppa America, che si terrà a San Francisco nel 2017, Luna Rossa trasferisce a Cagliari la sua base operativa (marzo 2014), dove inizieranno gli allenamenti dal mese di maggio.
Amministratore delegato del gruppo Prada è l’imprenditore italiano Patrizio Bertelli, che spiega così la scelta del capoluogo sardo: “Abbiamo scelto Cagliari perché le condizioni meteo di questo golfo sono ideali per gli allenamenti con i catamarani. La città di Cagliari, inoltre, offre un’ottima situazione logistica e ci ha riservato un’accoglienza particolarmente calorosa. Siamo molto contenti che, dopo diversi anni all’estero, la base del team sia nuovamente in Italia”.

Questa sarà un'occasione unica non solo per la città, ma anche per tutto il territorio che otterrà un ritorno di immagine senza precedenti a livello internazionale.


lunedì 20 gennaio 2014

Cagliari sotterranea



Cagliari, città in continua espansione, nasconde sotto alle sue strade un tesoro fatto di vie d’acqua, sepolcri, caverne e passaggi segreti. 

I tour permettono di fare un salto nel tempo, rintracciando vicende avvolte dalle tenebre della storia, che ci riportano ai tempi delle dominazioni fenicia, punica e romana ed ancor più indietro, se consideriamo le scoperte archeologiche fatte nelle spelonche di Sant’Elia e nelle tombe di Monte Claro: straordinarie perché hanno accolto le tracce dei primitivi abitatori.

A pensare che nel Medioevo anche i Pisani, gli Spagnoli ed i Piemontesi sfruttarono ampiamente il sottosuolo, riutilizzano l’intricato sistema sotterraneo creato in precedenza.
In questo modo, dal quartiere Marina a quello di Stampace, da Villanova a Castello è un brulicare di ipogei riutilizzati un’infinità di volte dalle popolazioni che, di volta in volta, si susseguirono per dominare l’isola.
Nel più alto quartiere di Cagliari, quello di Castello, al centro di piazza Indipendenza, sprofonda per un centinaio di metri il leggendario pozzo di San Pancrazio concepito dai Pisani che, nella metà del 1200 intercettarono una vena d’acqua generosissima, perché dissetò il volgo per tutto il Medioevo ed anche oltre.
A pensare che anche altre aree del centro storico rievocano l’esistenza di fosse e ossari, come ad esempio quelli utilizzati per occultare i cadaveri degli appestati in via Fossario, strada che conduceva alle prigioni del carcere ecclesiastico.
Sono a dir poco suggestivi i sotterranei di piazza d’Armi, dove i saloni di una cava di pietra, risalente all’età romana, si specchiano in uno tra i più suggestivi laghi sotterranei della città. Sono specchi d’acqua smeraldina navigabili, seppure con un canotto.

Nel 1840, sempre in questi siti furono depositate le birre prodotte da una ditta oramai scomparsa ed un secolo più tardi furono riutilizzati come rifugi antiaerei.

Intraprendere un viaggio nella città di sotto è possibile seppure è consigliabile non avventurarsi da soli, evitando così i pericoli che il sottosuolo riserva nella sua kermesse di tombaroli e cascate di acque fognarie.

Queste e altre nozioni fanno parte del bagaglio di esperienze maturate, in 15 anni di attività, dagli esperti del Gruppo speleo-archeologico Cavità cagliaritane.






venerdì 10 gennaio 2014

Marina Piccola e lo Yacht Club Cagliari


Cuore pulsante del Poetto è il porticciolo di Marina Piccola e il suo Yacht Club fondato nel 1964 da un gruppo di appassionati con l’intenzione di promuovere la vela competitiva, sino ad allora non presente a Cagliari. Dista  5 Km dal centro della città e questo permette di essere il punto di riferimento sia dell'appassionato cagliaritano, che del turista che vuole visitare la città .

Storia del club
Il gruppo organizzò le prime regate veliche nelle acque del Poetto, concentrandosi inizialmente sulle regate delle classi Flyng Junior, Flying Dutchman, Ponant e Derive S a cui si aggiunsero poi anche i 420 e 470. Avendo ormai acquisito esperienza e migliori attrezzature, il Club ottiene dalla Federazione Italiana Vela l’autorizzazione per l’organizzazione delle prime regate nazionali sino al primo evento internazionale negli anni ’80 il Club, il Campionato Mondiale Flying Dutchman.
Col passare del tempo il Club ha intensificato sempre più le attività sportive sia nell’ambito della scuola vela che nell’organizzazione di importanti eventi velici. Oggi lo Yacht Club Cagliari è leader in Sardegna nell’organizzazione delle regate e per il numero di gare vinte dai suoi equipaggi durante gli anni. Il motivo è da ricercarsi sia nella passione dello staff dirigenziale che nelle condizioni ideali del Golfo di Cagliari, considerate ottimali per ogni tipo di regata dai migliori velisti professionisti. Dal 2000 ad oggi si apre una lunga sequenza di avvenimenti nazionali ed internazionali nello splendido scenario del Poetto di Cagliari.
La preparazione, la professionalità e l'entusiasmo degli Istruttori Federali, hanno consentito di mantenere nel tempo un vivaio di atleti costantemente ai vertici delle rispettive categorie. Nel corrente anno alcuni atleti nelle classi OPTIMIST e LASER primeggiano nelle classifiche italiane ed europee.

Lo Yacht Club Cagliari sarà l'organizzatore dei Campionati Giovanili e Master di Kitesurf (Categoria Kiteboard Course Racing, Formula Kite) che si terranno dal 12 al 18 Maggio 2014  presso la spiaggia del Poetto.


http://www.yachtclubcagliari.it








mercoledì 8 gennaio 2014

Surf, windsurf e kite surf....diversi modi di vivere il mare a Cagliari



La particolare conformazione della spiaggia del Poetto e l’esposizione al vento di Scirocco, Maestrale e Levante la trasforma periodicamente in un luogo ideale per praticare sport da onda. Infatti, nei giorni di vento forte questa spiaggia diventa meta per gli amanti di windsurf e kite surf;  mentre, quando il vento cala e grazie alle sue onde, si trasforma in un’ottima palestra per surf, kayak surf, skimboard, grazie alle sue onde. Proprio Cagliari nel 2012 è stata lieta di ospitare il Campionato mondiale di Kiteboard e dal 12 al 18 Maggio 2014 ospiterà i Campionati mondiali giovanili e master di Kitesurf.

Punto di riferimento per il windsurf è il Windsurfing Club Cagliari, il quale offre un valido supporto per chi vuole imparare o migliorare la propria tecnica grazie a corsi con istruttori qualificati F.I.V.
http://www.windsurfingclubcagliari.org/



Il B&beach Cagliari è l'alloggio ideale per ospitare gli amanti di questi sport,  grazie alla sua posizione ideale e alla possibilità di custodire tutte le attrezzature necessarie.

Per i corsi di Kiteboarding potete visitare la pagina:
 http://www.hyperisland.it/corsi/









mercoledì 1 gennaio 2014

La Sella del Diavolo: percorso trekking e mountain bike

Storia e leggenda: Il nome della Sella del Diavolo trae origine  dalla leggenda, secondo la quale i diavoli, ammaliati dalla bellezza del Golfo di Cagliari cercarono di impossessarsene. Dio mandò i suoi angeli prediletti, guidati dall'Arcangelo Michele, per scacciare Lucifero e i suoi adepti. La battaglia fu combattuta nei cieli del golfo e ad oggi vivono ancora due teorie: la più conosciuta vuole che Lucifero, in fuga, fu disarcionato dal cavallo e perse la sua sella che si posò sulle acque del golfo che, pietrificandosi, diede origine al promontorio. L'altra racconta che il demone, durante la battaglia, cadde sul promontorio dandogli l'attuale forma. Da qui il nome Sella del Diavolo e quello del Golfo degli Angeli. Si dice che gli angeli mandati dall'Onnipotente ancora mantengano fede al loro compito e continuino a proteggere il golfo. In prossimità del punto più elevato del promontorio (m 135 slm), si ipotizza la presenza di un tempio punico, forse un luogo di culto dedicato ad Astarte. E’ tuttora visibile una cisterna punica, di forma allungata, dalle notevoli dimensioni: 27 m di lunghezza per 4,5 m di profondità. Non lontana è un’altra cisterna romana, dalla classica forma a sezione tronco-conica. Al periodo bizantino risalirebbe il martirio di S. Elia, che sarebbe stato ucciso, secondo la tradizione, in questi luoghi, durante le persecuzioni di Diocleziano. L’intero promontorio porta oggi il suo nome. Nell’XI secolo tutta l’area venne affidata ai monaci Vittorini che costruirono un vero e proprio monastero e si presero cura di saline, peschiere e aree coltivabili delle zone circostanti. 




Il percorso TREKKING, ha una lunghezza di 4 km e una durata di 2 ore. Dal B&beach Cagliari si può raggiungere attraverso un sentiero percorribile in  circa 20 min, grazie al quale si giunge nel piazzale sovrastante l'arenile, si svolta a sinistra nelle vicinanze dell'Hotel-Ristorante "Calamosca sul mare" dove si individua l'inizio del sentiero. L'escursione che permette di visitare il promontorio della Sella del Diavolo è una passeggiata breve e poco impegnativa che però permette di godere di panorami mozzafiato e di osservare elementi di grande interesse naturalistico, archeologico e storico.
Il sentiero permette di essere percorso anche con mountain bike grazie alle segnalazioni giallo-verdi.Il primo breve tratto del sentiero sale ripido sulla roccia calcarea, per cui occorre prestare un minimo di attenzione in caso di pioggia per via del fondo scivoloso. Dopo pochi metri il sentiero prosegue in piano, in direzione N-E; in questo tratto si possono ammirare il mare turchino e limpidissimo della piccola Cala Fighera; inoltre, lo sguardo può spaziare sul Golfo degli Angeli (Golfo di Cagliari), sulla Torre dei Segnali con il Faro di Cala Mosca e oltre, a ovest, verso lo Stagno di Cagliari, il porto canale e l’area industriale di Macchiareddu.

Si scende quindi lungo un ripido sentiero in direzione E, fino a raggiungere una stretta valle (un vero e proprio canyon scavato dall'acqua nel promontorio calcareo) da cui si dipartono dei sentierini che permettono di raggiungere la suddetta Cala Fighera. Il sentiero naturalistico prosegue invece in salita, tra la vegetazione che comprende peculiarità botaniche come la Palma di S. Pietro, olivastri e ginepri.
Sempre in direzione N, dopo circa 100 metri si raggiunge il punto trigonometrico sul bordo della falesia, da cui la vista spazia su tutto il Golfo di Cagliari. In prossimità di questo punto, il più elevato del promontorio della Sella del Diavolo (m 135 slm), esisteva nel periodo punico un luogo di culto dedicato alla dea Astarte.
Scendendo in direzione S-E, si raggiunge una sporgenza rocciosa da cui è possibile calarsi per raggiungere il sentiero sottostante che, passando sulla sinistra della sella, permette di raggiungere la semi-diroccata Torre del Poetto, facente parte del sistema di difesa ed avvistamento creato dagli Spagnoli nel XVI secolo; per individuare l'inizio di questo sentiero tra la vegetazione occorre tenersi larghi e attraversare l'inizio del boschetto che scende verso Marina Piccola. 

http://www.ilportalesardo.it/outdoor/escursioni/sella_diavolo.htm






























lunedì 30 dicembre 2013

Percorsi birdwatching




Il Parco naturale regionale Molentargius-Saline è ubicato nella Sardegna meridionale nelle vicinanze di Cagliari e Quartu Sant'Elena, due tra le maggiori città dell'Isola. Deve il suo nome al mezzo utilizzato in passato per trasportare il sale raccolto nei suoi bacini, su molenti, che in sardo significa asino. La zona, infatti, ha rappresentato per secoli il bacino più ricco in Sardegna per l'estrazione del sale dalle acque del mare, interrottasi solo nel 1985. Il Parco comprende il sistema degli stagni di acqua dolce del "Bellarosa Minore" e "Perdalonga", e di acqua salata del "Bellarosa Maggiore" o Molentargius. Prima di essere riconosciuto come parco naturale regionale il sito è stato riconosciuto dalla Convenzione di Ramsar nel 1977 come area umida di valore internazionale per la presenza dell’avifauna: l’ecosistema del Molentargius è infatti uno dei siti più importanti in Europa per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici. Abitano lo stagno anche specie animali meno conosciute e di più difficile individuazione rispetto agli uccelli. Tra gli anfibi: la raganella ed il rospo smeraldino, tra i rettili: la tartaruga palustre, la biscia d’acqua, il biacco e la luscengola; tra i mammiferi: il riccio, la donnola e il coniglio selvatico. Anche gli insetti presenti, tra cui le libellule, rivestono un ruolo importante nel mantenere l’equilibrio dell'ecosistema. La flora è varia ed eterogenea: sono presenti specie endemiche ed elementi della flora iscritti nella “Lista rossa” delle piante in pericolo di estinzione. Il Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità Molentargius cura e coordina tutte le attività legate all’educazione ambientale e alla fruizione pubblica del Parco. Il centro è dotato di microscopi, sussidi audiovisivi e mezzi informatici. Gli esperti del centro guidano gli studenti e i visitatori: attraverso esperimenti semplici ma rigorosi spiegano verso le dinamiche dell’ecosistema. I visitatori possono prenotare una visita guidata per gruppi che comprende l’osservazione della flora e della fauna del Parco, oppure possono lasciare l’auto negli appositi parcheggi e addentrarsi nelle aree verdi, aperte tutti i giorni, dove si snodano, all’interno di un territorio di rilevante interesse naturalistico, i percorsi liberi e sportivi. L'utilizzo della bicicletta è uno dei modi migliori per scoprire i percorsi del Parco di Molentargius: presso l’Edificio Sali Scelti sono disponibili un servizio di noleggio bici e una stazione di bikesharing. Gli esperti del centro consigliano di adottare per l'escursione un abbigliamento idoneo evitando i colori accesi ed optando per scarpe comode e resistenti all’acqua e al fango e indumenti dalle tinte mimetiche: verde, grigio, marrone. In tal modo sarà più facile sfuggire alla vista acuta degli animali e sarà possibile osservarli durante la loro attività. Si consiglia inoltre di portare i binocoli, grazie ai quali sarà più semplice l'osservazione degli animali senza la necessità di avvicinarsi ed evitando di disturbarli.

http://www.sardegnaturismo.it
http://www.parcomolentargius.it